sabato 16 febbraio 2013

IL CANTO DEI POETI




Per me leggere e scrivere sono fatiche assai lievi, son dolce ristoro che conforta dalle fatiche piu’ gravi e ne produce l’oblio. …” (F. Petrarca)


Quando il clamore del mondo
si spegne
riecheggia amico
 il canto dei poeti

Sguscia
dai coriacei silenzi
e  splendente e  fecondo
zampilla
dall’ineffabile sorgente

E’ il canto
delle anime inquiete
amorevoli  schiave
delle alchimie delle parole
con le quali  sole
hanno imparato a  camminare
sui cigli del paradiso.

- Giovanna Giordani

8 commenti:

  1. Ecco qual è il "mio" problema! non ho ancora imparato a camminare sui cigli del paradiso... mannaggia!!!

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  2. Eppure non è difficile, basta alzare gli occhi al cielo; spesso riesce anche senza le alchimie, anzi, a pensarci bene, forse riesce meglio...!!!
    Grazie per il simpatico commento chiunque tu sia

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  3. Hai colto il vero senso dell'animo del poeta.
    "E' il canto/ delle anime inquiete"
    Molto gradita.
    Graziella

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    1. Sì, penso che anche la poesia sia modo per abbellire la vita.
      Un abbraccio, Graziella! Grazie

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  4. ... il primo commento era mio, (Car), mi dimentico spesso di firmare pensando che compaia il mio nome sopra, come in altri blog, scusa...
    Ciao,
    Car

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    1. Credo che il nome appaia se anche tu hai un blog.
      Rinnovo il grazie!!!
      Abbraccio

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  5. Quanta poesia in questo pensiero dedicato e delicato.
    Teniamocela stretta, questa musica che sa di verità anche se composta in mezzo a tante inquietitudini
    Grazie Giovanna
    Gavino

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